1962- 2012

L’ultimo diaframma

14 AGOSTO 1962 - CADE L'ULTIMO DIAFRAMMA

GIORNATA IN MEMORIA DELLA CADUTA DELL’ULTIMO DIAFRAMMA DI ROCCIA SOTTO IL MONTE BIANCO


Il 14 agosto 1962 cadeva l’ultimo diaframma di roccia sotto il Monte Bianco. Per la prima volta nella storia, degli uomini si abbracciavano sotto e dentro chilometri di pietra e ghiaccio, nel cuore della montagna più alta d’Europa. La più possente barriera naturale del Continente era diventata una porta che consente, ancora oggi, l’incontro di merci, persone, esperienze. L’Ultimo diaframma, a cinquant’anni esatti da quell’evento, ne racconta la vocazione con un volume e un evento commissionati dal Traforo del Monte Bianco. La pubblicazione “Un varco a nord-ovest” (Silvana editoriale, p.160, euro 19), contiene la cronaca e le prospettive dello scavo, insieme a fotografie inedite scattate dagli stessi minatori che presero parte all’impresa. L’evento, “L’ultimo diaframma” (Jardin de l’Ange), comprende una giornata studi curata dal prof. Andrea Farinet e organizzata in collaborazione con Fondazione Courmayeur (la mattina), occasione di confronto sui rapporti tra Italia e Francia con osservatori dell’economia e del diritto transfrontalieri e della prevenzione in montagna, la presentazione del volume “Un varco a Nord-Ovest” con i testimoni dell’epoca e gli autori del volume e un evento pubblico di parola sul tema delle frontiere con la nuova Direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura a Parigi Marina Valensise, l'inviato del quotidiano La Stampa Domenico Quirico e l'Ambasciatore in Francia Giovanni Caracciolo di Vietri. Chiude la giornata un concerto conclusivo “bilingue”, pensato per l’occasione, di esplorazione tra i linguaggi musicali del folk, del pop e della canzone d’autore.

14 AGOSTO 2012 / L'ULTIMO DIAFRAMMA

COURMAYEUR JARDIN DE L’ANGE

Per il cinquantenario dagli scavi

TRA ITALIA E FRANCIA
GIORNATA STUDI IN COLLABORAZIONE CON FONDAZIONE COURMAYEUR
L’attualità pone al centro della nostra attenzione il tema della Frontiera.
In particolare, il rapporto tra Italia e Francia si e’ recentemente acceso su temi politici (Europa, l’asse Parigi-Berlino, la questione mediterranea) ed economici (finanziabilità del debito pubblico, investimenti in settori strategici, conflitti nel mercato assicurativo).
“Tra Italia e Francia” è un racconto collettivo composto dagli sguardi indipendenti di prestigiosi osservatori valdostani ed italiani della Francia e del nostro Paese (compresa la Valle d’Aosta), oltre le frontiere. Cercando di rispondere ad una domanda: come ci vedono da Parigi?

IL TRAFORO DEL MONTE BIANCO - UN VARCO A NORD-OVEST
PRESENTAZIONE DEL VOLUME
Questa è la cronaca e il racconto di una avventura che, all’epoca, ha emozionato il mondo, ossia lo scavo di circa dodici chilometri di roccia sotto la montagna più alta d’Europa, tra l’Italia e la Francia, con alcuni protagonisti dell’epoca.

INCONTRO PUBBLICO
SGUARDI ALLA FRONTIERA
Come ci vedono i francesi? Ce lo raccontano tre osservatori d’eccellenza.
In occasione del cinquantenario degli scavi del Traforo del Monte Bianco, dopo quel primo incontro sotto la montagna, la nuova direttrice del massimo presidio culturale italiano a Parigi, l’Ambasciatore italiano in Francia e l’ex inviato dalla Capitale francese del quotidiano La Stampa ci raccontano le vecchie e le nuove frontiere che ci separano, e ci uniscono ai nostri cugini, al di là del Monte Bianco.

Con
  • Waldemaro Flick Giurista, membro di Fondazione Courmayeur,
  • Andrea Farinet Economista, autore de “Il sogno valdostano”,
  • Massimo Michaud già CEO di AXA Italia, autore de Il sogno valdostano,
  • Giovanni Caracciolo di Vietri Ambasciatore d’Italia a Parigi,
  • Jean Pierre Fosson Segretario Generale Fondazione Montagna sicura,
  • Giuseppe Giobellina Autore del volume “Un varco a nord-ovest”,
  • Franco Cuaz Primo direttore di esercizio del tunnel,
  • Giulio Cesare Meschini Direttore dei lavori del tunnel
  • Enrico Martinet scrittore e giornalista “La Stampa”,
  • Marina Valensise Direttrice dell’Istituto italiano di Cultura a Parigi,
  • Domenico Quirico Inviato del quotidiano La Stampa, già corrispondente da Parigi


FRONTIÈRE DE MOTS
L’ORAGE e NAIF in concerto

RIVIVI L'ULTIMO DIAFRAMMA



SFOGLIA LA GALLERIA FOTOGRAFICA DELLA GIORNATA

IL I VOLUME DEL TRAFORO DEL MONTE BIANCO

UN VARCO A NORD- OVEST

A CURA DI GIUSEPPE M. GIOBELLINA
PREFAZIONE ANDREA FARINET
POSTFAZIONE ENRICO MARTINET
14 AGOSTO 1962 - 14 AGOSTO 2012
In occasione del cinquantenario degli scavi del Traforo del Monte Bianco, la Società italiana Traforo del Monte Bianco (Gruppo Autostrade per l’Italia) presenta il volume “Un varco a nord-ovest” (Silvana editoriale, Milano), cronaca e racconto di una avventura che, all’epoca, ha emozionato il mondo, ossia lo scavo di circa dodici chilometri di roccia sotto la montagna più alta d’Europa, tra l’Italia e la Francia. L’impresa fu raccontata da Parsi Match in copertina, un mese dopo la caduta dell’ultimo diaframma, e ripresa da tutti i giornali (dai quotidiani ai magazine) del mondo. Il volume “Un varco a nord-ovest” raccoglie parte di quelle cronache (la copertina di Paris Match del 25 agosto 1962 e quella del quotidiano del nord ovest, La Stampa, del giorno successivo la realizzazione completa del varco), la ricostruzione delle visioni che hanno portato alla realizzazione dell’opera e le interviste ai suoi protagonisti, dai minatori al direttore dei lavori. Completa l’opera, di respiro antologico, un viaggio fotografico (con immagini assolutamente inedite, in gran parte scattate dagli stessi operai che realizzarono il Traforo) che raccontano, meglio di un telegiornale, le sfide, i volti, le paure, le emozioni, le atmosfere che hanno portato alla nascita della più grande e visionaria porta di incontro e comunicazione tra due popoli.
ART DIRECTION
RICCARDO PIAGGIO
VALENTINA SESIA / ARNICA DESIGN
EDIZIONE
SILVANA EDITORIALE